Navios Negreiros

Lo spettacolo riprende e rielabora il poema “Navio Negreiro” di Castro Alves, grande autore brasiliano chiamato da molti “il poeta degli schiavi”, per la sua costante lotta contro la schiavitù e lo sfruttamento degli africani e dei loro discendenti deportati in Brasile a partire dal XVI secolo.  Il poema racconta infatti la storia dei popoli africani sradicati dalla loro Terra, separati dalle loro famiglie e trattati come animali nel “navìo negreiro”, barcone sul quale venivamo brutalmente ammassati per la deportazione e il loro sfruttamento nel Nuovo Mondo. Dopo più di un secolo il fenomeno della tratta di esseri umani rende protagoniste le nostre coste come terre d’approdo dei nuovi “navìos negrieros”.

La performance scritta e diretta da Antonella Di Salvo e rappresentata con un gruppo di capoeristi e danzatori, si propone pertanto di denunciare il nuovo volto del traffico di esseri umani e di suscitare la riflessione degli spettatori sulla tragedia vissuta da coloro che arrivano nella nostra Terra (disperazione, paura, desiderio di riscatto, impossibilità di pensare al futuro). E’ una storia di diritti negati. Viene raccontata la conquista del nuovo Continente e la conseguente deportazione di manodopera schiava dall’Africa al Brasile con esiti differenti: il mantenimento di alcune tradizioni, lo scambio, la fusione e la contaminazione di sistemi culturali fino alla creazione di nuove forme espressive frutto di tale mescolanza.

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